INDAGINI SU CONSUMATORI E CIBO DURANTE IL LOCKDOWN 2020

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Il rapporto dei consumatori con l’alimentazione nel periodo di chiusura totale della primavera 2020, causato dalla pandemia di COVID-19, è stato affrontato da varie indagini che hanno offerto un interessante quadro di quanto stava accadendo.

Un questionario proposto dal CREA, volto a documentare e analizzare i cambiamenti alimentari durante la quarantena, ha coinvolto 2.900 cittadini italiani, con prevalenza di fasce d’età comprese tra i 30-49 (38,6%) e 50-69 (36%) anni e di cui l’85%, dell’intero campione, vive in famiglia. Il sondaggio ha permesso di rilevare un notevole aumento del consumo di alimenti sani (verdure, frutta, legumi, acqua, EVOO) parallelamente ad un incremento nel consumo di dolci e vino. Questo periodo ha rappresentato per molti anche un’occasione per sperimentare il consumo di nuovi alimenti e ricette sviluppando, inoltre, una maggiore sensibilità ambientale. Infatti, si registra un incremento nell’attenzione per la raccolta differenziata e per la produzione di sprechi attraverso il recupero di avanzi di cibo acquistato in eccesso. Ultima evidenza, ma non meno importante, l’esigenza di mettersi a dieta dichiarata da gran parte del campione, in seguito all’aumento di peso a causa di un maggior apporto calorico e ad un calo sostanziale dell’attività fisica.

Fig. 1. Cambiamenti alimentari e stile di vita durante la quarantena (Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari, CREA).

Con un intento analogo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha proposto un’indagine su sicurezza alimentare e stili di consumo durante l’emergenza COVID-19. L’ indagine, che ha interessato 730 consumatori italiani, ha analizzato le abitudini non solo in termini di dieta alimentare ma anche di canali d’acquisto, igiene e sicurezza degli alimenti, preoccupazioni in relazione all’ambiente domestico.

Anche questa indagine mette in evidenza come durante la quarantena il rapporto col cibo ha subito dei notevoli cambiamenti. In primo luogo emerge che i rispondenti dedicano più tempo alle preparazioni domestiche preferendo pietanze “home made”. Se da un lato viene seguita una dieta più sana, complice anche il maggior tempo a disposizione, dall’altro però si attesta un aumento delle porzioni di cibo ed un peggioramento della qualità. Interessante, invece, il dato riguardo le abitudini di acquisto da cui risulta una crescita della spesa online anziché direttamente in negozio. Inoltre, la tendenza nelle pratiche d’acquisto è quella di effettuare spese più abbondanti ma meno frequenti con un aumento di consumo di panificati e una riduzione nel consumo di pesce crudo e cibi pronti. Tuttavia, nonostante la sicurezza alimentare non sembra rappresentare una particolare fonte di preoccupazione tra i possibili rischi di salute, l’indagine mostra una maggiore attenzione nella manipolazione e igiene degli alimenti.

Fig. 2. Dieta e abitudini alimentari (IZSVe).

Un sostanziale numero di questionari sviluppati per osservare i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, durante il periodo di lockdown, è stato dettagliatamente esaminato da Fanelli (2021) in Changes in the Food-Related Behaviour of Italian Consumers during the COVID-19 Pandemic. In questo studio vengono comparati i principali sondaggi circolati nel periodo immediatamente successivo alla quarantena, tra cui anche quelli sopra citati, mettendo in risalto le evidenze emerse, le limitazioni e i punti di forza. In una seconda fase del lavoro, viene proposto, inoltre, un questionario pilota sulla base dell’analisi fatta. A quest’ultimo questionario hanno partecipato 110 consumatori, provenienti da due province del Molise (Isernia e Campobasso), di cui il 70% donne ed il 30% uomini.

Fig. 3. Principali sondaggi condotti su consumatori Italiani (Fanelli, 2021).

La ricerca, che ha incluso entrambe le fasi di analisi dei sondaggi e sottomissione del questionario pilota, ha evidenziato diverse tendenze che stanno attualmente plasmando le abitudini alimentari e salutari in Italia, in particolare:

  • In primo luogo, i risultati indicano uno spostamento verso l’acquisto di cibo nei piccoli negozi al dettaglio o online, per quanto riguarda la grande distribuzione, e una maggiore frequenza di acquisti di cibo durante la pandemia COVID-19.
  • I consumatori hanno ridotto il consumo di cibi pronti. Allo stesso tempo, in linea con parte dei sondaggi, molti partecipanti dichiaravano di aderire alla dieta mediterranea e mangiavano in modo più sano, includendo nella loro dieta più frutta e verdura fresca.
  • I risultati fanno pensare ad una relazione tra stress e alimentazione emotiva con un conseguente aumento di più cibi ricchi di grassi e zuccheri.
  • L’attenzione data allo spreco alimentare è un aspetto importante del consumo alimentare, soprattutto in un periodo di ristrettezze economiche.
  • Anche la sicurezza alimentare risulta un attributo importante dei prodotti alimentari, in particolare durante un’emergenza sanitaria.
  • L’aumento del tempo libero, a causa della quarantena, ha probabilmente inciso sull’incremento della cucina casalinga.
  • Una buona alimentazione è sempre importante, ma durante questa pandemia le è stata data ancora più importanza per via della consapevolezza che una dieta ben bilanciata di alimenti nutrienti aiuta a sostenere un sistema immunitario forte.
  • La chiusura di palestre e centri fitness e le restrizioni imposte alla visita di parchi, campi da gioco e così via hanno limitato l’accesso a molte forme di attività fisica.

Fig. 4. Gli effetti della pandemia sul cambiamento delle abitudini alimentari e dello stile di vita.

L’utilizzo delle indagini online a scopo investigativo è sempre più diffuso negli ultimi anni rappresentando uno strumento considerevolmente vantaggioso, in termini di tempo e costi, in particolare per quanto riguarda la consumer science. In un’epoca di emergenza sanitaria e più in particolare di strette limitazioni, come quelle che hanno caratterizzato il periodo del lockdown, i consumatori sono soggetti a cambiamenti radicali legati alle scelte ed ai comportamenti. In questo contesto, lo sviluppo di nuovi sondaggi e l’accurata analisi degli stessi rimane uno strumento chiave per conoscere ed esaminare i continui cambiamenti a cui inevitabilmente siamo soggetti.

A cura di Giulia M. Daniele, CNR – Istituto per la BioEconomia

 

Bibliografia:

  • CREA, 2020. Covid-19: come sono cambiate le nostre abitudini alimentari durante il lockdown? Tutte le risposte nel questionario OERSA (Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari) del CREA Alimenti e Nutrizione.
  • IZSVe, 2020. Sicurezza alimentare e stili di consumo durante l’emergenza COVID-19: un’indagine dell’Osservatorio IZSVe.
  • Fanelli, R.M., 2021. Changes in the Food-Related Behaviour of Italian Consumers during the COVID-19 Pandemic. 10, 169.
  • Scarmozzino, F., Visioli, F., 2020. Covid-19 and the Subsequent Lockdown Modified Dietary Habits of Almost Half the Population in an Italian Sample. 9, 675.